Issue 03-2023
Questo post continua la nostra serie sugli investimenti diretti all’estero per le imprese italiane che desiderano entrare nel mercato statunitense attraverso un’acquisizione o una fusione con un’azienda americana esistente. In questo post discutiamo la strategia e l’importanza cruciale della “Due Diligence”.
Se si considera una prospettiva a lungo termine, molto tempo dopo che l’obiettivo è stato assimilato nelle operazioni di un cliente, la fase del progetto M&A comunemente chiamata “Due Diligence” può avere il maggiore impatto sul ritorno dell’investimento del cliente. Tuttavia, molti consulenti in materia di fusioni e acquisizioni sostengono che il prezzo di acquisto finale pagato per la società target sia il vero fattore determinante per quanto riguarda il ritorno sull’investimento (“ROI”) del cliente. Tuttavia, la fase di due diligence è l’unica fase del progetto che fornisce una visione approfondita dei benefici che possono derivare al Cliente dal suo investimento, nonché di tutte le “vertenze” e le potenziali “mine” disseminate sul suo cammino dall’obiettivo.
Secondo un antico assioma della giurisprudenza penale, “l’imputato deve prendere le sue vittime così come le trova“, ossia non è una scusa per l’imputato se la vittima ha una condizione preesistente che ha contribuito alla sua morte. Questo vale anche nel contesto di un’operazione di acquisizione e solo attraverso un esame completo di due diligence della società target il cliente può prepararsi adeguatamente a difendere la propria tesi di investimento.
Da un punto di vista strategico, la due diligence dovrebbe essere intrapresa con l’obiettivo di confermare o respingere la tesi d’investimento fondamentale del cliente. Ad esempio, se l’investimento diretto all’estero si basa sulla generazione di vendite top line della Target, l’enfasi della due diligence deve essere posta su tutto ciò che contribuisce alle vendite della Target, come gli asset dei canali di vendita diretti e indiretti, la qualità della linea di prodotti della Target, le prenotazioni e il portafoglio ordini, la catena di fornitura della produzione, ecc. Allo stesso modo, se l’acquisizione è guidata dal portafoglio di proprietà intellettuale (“IP”) della Target, il Cliente dovrebbe fare un’immersione profonda in tutti gli aspetti degli asset IP e del personale della Target, con tanto di parere “Freedom to Operate” emesso da un consulente brevettuale competente nel caso in cui la Target abbia brevetti depositati o domande di brevetto in corso.
Naturalmente, l’esercizio di due diligence non è completo se non vengono esaminate anche tutte le altre operazioni dell’obiettivo. A tal fine, il Cliente dovrebbe costituire un team di due diligence competente ed esperto, composto da personale chiave e da consulenti terzi, quali commercialisti, professionisti della finanza, avvocati, personale tecnico e ingegneristico, a cui assegnare compiti specifici in base alle rispettive aree di competenza. Al termine delle rispettive indagini, i risultati dovrebbero essere raccolti in una relazione scritta e presentati dall’Amministratore Delegato al Consiglio di Amministrazione con le raccomandazioni finali dell’Amministratore Delegato in merito al “via” o al “no” all’investimento diretto estero. Il destino e il mandato di molti amministratori delegati si sono basati su questa raccomandazione. Pertanto, per l’Amministratore Delegato non c’è alcun sostituto per un esame di due diligence approfondito e professionale.
Infine, non sarebbe giusto menzionare l’effetto “tabella di marcia” che un esercizio di due diligence completo fornisce al cliente. In particolare, guida la stesura del contratto definitivo di acquisizione o di fusione, in quanto le “verruche” e le “mine” scoperte nella due diligence della società target emergeranno sotto forma di dichiarazioni e garanzie curate, al fine di ripartire l’assunzione del rischio tra le parti. Altrettanto importante, la due diligence deve essere intrapresa anche in vista della definizione e della stesura del piano di integrazione post-transazione e dell’assimilazione dell’obiettivo nelle attività del cliente.
In sintesi, solo attraverso un esame approfondito della due diligence il Cliente può comprendere e affrontare adeguatamente i numerosi problemi e le sfide operative che lo attendono fin dal primo giorno successivo alla chiusura della transazione in questione. In larga misura, molti di questi problemi richiedono un’abile pianificazione dei ricorsi umani e la fusione di due forze lavoro e culture diverse; un compito tutt’altro che facile. Anche in questo caso, un esame di due diligence competente e approfondito è il modo migliore per farlo….
La prossima puntata della nostra serie sugli investimenti diretti esteri si concentrerà sulla “Struttura dell’operazione”.