Assistenza fiscale per imprese italiane e soci italiani negli USA

Le imprese italiane che operano sul mercato americano devono gestire due livelli distinti di tassazione: quello federale, basato sull’imposta federale sugli utili societari (corporate income tax) regolata in maniera uniforme dalla normativa fiscale federale, e quello statale, basato sull’imposta statale sugli utili societari e regolato dalla normativa statale di ciascuno dei cinquanta singoli stati degli Stati Uniti. L’imposta federale rientra nel contesto di applicazione della convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e Stati Uniti, mentre le imposte statali ne sono fuori e si applicano in maniera del tutto indipendente e sulla base di criteri diversi ed autonomi, sia per quanto riguarda il criterio territoriale per l’applicazione dell’imposta, sia per quanto riguarda il calcolo della base imponibile e della misura del prelievo. Ne consegue che, in varie circostanze, l’impresa potrebbe essere soggetta ad imposta statale, ed esente o tassata in misura ridotta a livello federale. Le imprese italiane che esportano negli USA senza base fissa o presenza fisica, sono soggette ad imposta statale in base al criterio del nesso economico (economic nexus) e del volume delle vendite (formulary apportionment).

Le imprese italiane stabilite negli USA, tramite filiali o controllate ivi costituite, sono tassate anche negli stati in cui non sono costituire ma fisicamente presenti (anche tramite distributori o agenti indipendenti) o generano rilevanti volumi di vendite superiori a un certo limite (in genere, $100,000), su un imponibile determinato in base alla proporzione tra le vendite nello stato e le vendite totali. In alcuni stati, come la California, il sistema statale di tassazione degli utili aziendali si applica su base globale e di gruppo, e per tenere fuori dal computo i fatturati e gli utili totali del gruppo, riferibili alla controllata e le altre affiliate estere, occorre esercitare una specifica elezione, con la prima dichiarazione dei redditi. A livello federale, le operazioni con la controllata o altre affiliate del gruppo sono soggette a ritenuta alla fonte e alla normativa in materia di prezzi di trasferimento. Per quanto riguarda, in particolare, le imprese italiane con controllate in USA e altri paesi esteri, le partecipazioni di controllo nelle controllate estere sono imputate alle controllate americane e le controllate estere sono riqualificate come controlled foreign companies, a fini fiscali americani. Di conseguenza, i soci ultimi del gruppo che si trasferiscono o risiedono negli USA sono soggetti al regime fiscale sulla tassazione degli utili esteri introdotto nel 2018 e noto come GILTI, e ai relativi adempimenti di reporting e compliance fiscale mediante presentazione del modulo 5471 e delle relative schede allegate.

In questo settore, forniamo consulenza specializzata al fine della corretta gestione dell’esposizione fiscale negli USA di imprese italiane con vendite, attività o progetti ma senza presenza stabile negli Stati Uniti, e, per le imprese costituite e presenti stabilmente negli USA, della pianificazione ed impostazione dei rapporti e delle operazioni infragruppo, gestione della fiscalità statale della controllata USA, regolamentazione dei prezzi di trasferimento infragruppo, calcolo e applicazione delle ritenute, e pianificazione e gestione della fiscalità dei soci.

Forniamo consulenza fiscale specializzata alle imprese italiane che vendono  e esportano prodotti o servizi negli USA, e imprese italiane stabilite e presenti negli USA, ai fini della corretta gestione dei loro obblighi fiscali sia a livello federale sia a livello statale, e assistenza qualificata ai soci italiani residenti negli USA che si trovino esposti al regime di tassazione per trasparenza degli utili di controllate estere, e relativi adempimenti dichiarativi.